Dopo il successo di Morti e sepolti, la prima indagine del commissario Sasso, Alessandro Testa si è cimentato con un thriller storico,
La donna dei sigari che ha riscosso i favori di pubblico e critica rimanendo fin dalla sua uscita tra i primi cinquanta libri storici più venduti su Amazon.
Alessandro Testa non è più una novità nel mondo editoriale, ha dimostrato di saper scrivere storie che il pubblico apprezza, ha il dono di creare personaggi cui ci si affeziona. I lettori vogliono sapere cosa farà Sasso con Nardi, l’ispettore donna che gli fa da braccio destro e, spesso, da coscienza.
Il diavolo di Mergellina, la seconda indagine di Sasso è disponibile da poche settimana e già è giudicato tra i migliori libri dell’anno.
Con questa splendida recensione di Renato Morelli per Libri e Recensioni.com
la redazione delle Edizioni Il Vento Antico
vi augura un 2020 ricco di pace, amore, felicità e buone letture.
Buona vita a tutti voi, come direbbe il direttore ?
“Il diavolo di Mergellina” è un racconto formato da molte vicende che si svolgono a cavallo tra il presente ed il passato, in un intreccio veramente ben costruito, tanto che nel seguire l’inchiesta della sezione Crimini Insoluti mi è spesso venuta voglia di prendere una lavagna ed attaccarci dei post-it con la descrizione dei sospettati, dei testimoni, dei luoghi e dei tempi, in perfetto stile da poliziesco americano.
Il libro di Alessandro Testa potrebbe essere un ottimo spunto per una serie televisiva, proprio perché i personaggi della squadra di polizia hanno spessore e sono al centro di vicende personali che li rendono qualcosa di più di semplici nomi sulla carta. Si finisce per parteggiare per alcuni di loro e per dubitare di altri semplicemente per quello che sono, come si farebbe per degli attori.
Se poi aggiungiamo il fatto che l’autore, in mezzo a tutta questa complessità, riesca anche ad annegare un ottimo giallo, dove il colpevole è sotto i nostri occhi ma senza che lo si possa identificare fino al momento in cui gli investigatori ne scoprono l’identità, non si può che concludere di avere davanti un’opera davvero ben riuscita, che ricorda molto quelle di una grande scrittrice come Fred Vargas.
“Il diavolo di Mergellina” sicuramente è il miglior libro che abbia avuto l’occasione di leggere quest’anno e spero fortemente di vedere un seguito che ci parli ancora della sezione Crimini Insoluti.(Renato Marelli)
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